Diventa pilota

COME DIVENTARE UN PILOTA DI DRONE, VALIDO AI FINI ENAC

Sempre più spesso si sente parlare del fatto che il pilota di drone rappresenta uno dei lavori del futuro. Con l’entrata in vigore del regolamento ENAC sui mezzi aerei a pilotaggio remoto, a maggio 2014, il lavoro del futuro si è trasformato in realtà anche in Italia.

Grazie alla regolamentazione del settore ora è possibile svolgere la professione di pilota di drone e, oltre che volare in proprio, essere assunto da una delle aziende che hanno ottenuto il riconoscimento o l’autorizzazione ENAC per svolgere lavoro aereo con i droni.

COME DIVENTARE UN PILOTA DI DRONE

Se vuoi diventare pilota di droni devi prima di tutto superare una visita medica di classe 2, che certifica l’idoneità psicofisica, presso un medico riconosciuto a rilasciare il certificato di idoneità valido ai fini ENAC. La visita è necessaria sia per il pilota delle operazioni non critiche sia, ovviamente, per il pilota delle operazioni critiche.

CERTIFICATO SULLE COMPETENZE TEORICHE

Il pilota deve dimostrare, all’operatore nel caso delle operazioni non critiche e all’ ENAC in caso di operazioni critiche, che ha le opportune conoscenze sulle regole dell’aria. Per questo motivo deve ottenere un attestato di competenza teorica da un’organizzazione riconosciuta a svolgere tale compito.

Con la recente pubblicazione dell’aggiornamento della nota esplicativa esistono due strade:

  • Frequentare un corso tenuto da una scuola di volo riconosciuta e superare l’esame finale
  • Studiare da autodidatta e sostenere l’ esame di cui sopra presso un’organizzazione / scuola riconosciuta che accetta il “privatista” alla sessione d’esame.

Secondo la linea guida gli argomenti oggetto di istruzione riguardano:

  • Normativa Aeronautica;
  • Doveri e responsabilità del pilota;
  • Documenti di bordo;
  • Registrazioni macchina e pilota su logbook;
  • Regole del volo;
  • Spazio aereo Segregato, NOTAM ecc;
  • Meteorologia;
  • Aerodinamica;
  • Propulsione a combustione interna o elettrica;
  • Comunicazioni VFR;
  • ATC Transponder.

Il pilota in possesso di licenza FCL o di attestato di volo sportivo, ai sensi del DPR No 133/2010, è già qualificato e quindi esentato dall’ottenere il certificato di competenza teorica.

Per chi desidera studiare da solo, sul sito ENAC è disponibile varia documentazione tra cui il regolamento sulle regole dell’aria.

CERTIFICATO SULLA COMPETENZA PRATICA

Dopo aver dimostrato la competenza teorica, devi dimostrare all’operatore di essere in grado di condurre il SAPR oggetto delle operazioni. Questa dichiarazione la puoi ottenere:

  • dall’operatore stesso, nel caso sia anche il costruttore di un SAPR riconosciuto ENAC,
  • dal costruttore del SAPR,
  • dalla scuola di volo convenzionata con un costruttore
  • dall’assemblatore di SAPR in kit che viene equiparato al costruttore nel caso di SAPR per le operazioni non critiche, come indicato nella nota esplicativa aggiornata. Addestramento e certificato di competenza può essere rilasciato sugli esemplari gemelli di un SAPR che ha superato la fase sperimentale ed ottenuto il riconoscimento. L’assemblatore si assume tutte le responsabilità al pari di un costruttore

Per ottenere il certificato sulla competenza pratica il pilota deve superare due esami, uno sulla teoria e conoscenza del sistema e uno sulle capacità di pilotaggio.

Per la parte teorica, il pilota deve conoscere:

  • impianti essenziali per una sicura condotta del volo;
  • limitazioni, peso, baricentro, se applicabile, velocità massima, carico pagante, massima quota operativa, range, endurance;
  • procedure normali di impiego, procedure normali di decollo ed atterraggio, funzionamento in automatico, pianificazione del volo, impiego dei sistemi di navigazione, handover nel caso di più stazioni di pilotaggio;
  • procedure di emergenza. Tra le procedure di emergenza vanno considerate anche quelle eventualmente applicabili per la terminazione automatica/manuale del volo , l’acquisizione del controllo di pilotaggio manuale.

Per la parte pratica il pilota deve essere in grado di effettuare almeno le seguenti manovre:

  • decollo normale;
  • hovering e volo nell’intorno dell’hovering, se ala rotante;
  • virate e/o rotazioni a punto fisso, se ala rotante;
  • volo in crociera a diverse quote e velocità con mantenimento di una prefissata rotta;
  • atterraggio rapido di emergenza;
  • atterraggio normale;
  • atterraggio di precisione preceduto da circuito.

L’addestramento pratico può essere svolto anche attraverso l’ausilio di un simulatore, qualora il simulatore sia stato giudicato rappresentativo delle caratteristiche di volo del SAPR. Tuttavia la percentuale di ore al simulatore non può superare il 50% delle ore minime previste per l’addestramento pratico.